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Vivere il cambiamento come un’opportunità

Sono passati tre anni da quando la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha emanato le linee guida per la #riforma del #terzosettore, e un anno dalla legge delega (106/16), e finalmente oggi vedono la luce i decreti attuativi sul codice del terzo settore, l’impresa sociale e il cinque per mille; quello sul servizio civile era stato emanato qualche mese  fa.

Il 28 giugno il Consiglio dei Ministri ha trasmesso all’ufficio legislativo i testi dei decreti, prende così forma un provvedimento legislativo importante che norma l’attività di più  di 300.000 associazioni, di 6 milioni di volontari, 12.000 cooperative sociali e di 774 imprese sociali.

Tante sono le novità che vengono introdotte, permane la volontà politica di favorire l’espansione dell’impresa sociale, ad essa è dedicato un fondo di garanzia da 200 milioni di euro e la nascita della Fondazione Italia Sociale, ma troviamo anche la stabilizzazione del cinque per mille con un fondo annuo di 500 milioni di euro, 190 milioni di incentivi fiscali, si parla di un fondo progetti innovativi, dello sviluppo dei social bonus, del lancio dei Titoli di solidarietà, di un incremento del fondo per il servizio civile, del riconoscimento delle reti di secondo e terzo livello, della semplificazione dei rimborsi ai volontari, del registro unico nazionale.

Questi sono solo accenni ai temi trattati dalla riforma che dovremo inevitabilmente approfondire attraverso un percorso di formazione che prenderà il via a settembre coinvol- gendo le presidenze regionali e da lì a caduta dovrà arrivare fino ai circoli Auser.

La riforma chiede alle associazioni trasparenza, efficacia, radicamento nelle comunità e capacità di affrontare nuove sfide. Non è utile continuare a ragionare come quando la riforma era in itinere sottolineando le inevitabili negatività, è  importante oggi misurarci con le novità che la riforma introduce.

Così ha fatto il Forum del Terzo settore quando il 27 aprile scorso ha sottoscritto con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali un protocollo di lavoro comune e di riconoscimento del Forum come soggetto di rappresentanza; da quell’incontro è nato il confronto tra i gruppo tecnico del Ministero e del Forum, in quelle riunioni è stato possibile rappresentare le nostre ragioni ed inserire tantissimi emendamenti che hanno reso la riforma migliore, ma soprattutto partecipata.

Oggi il Forum chiede di far parte della cabina di regia che dovrà monitorarne l’applicazione.

Questo perché ogni volta che si affronta una riforma legislativa che parla di codice unico l’impresa non si presenta mai facile, è estremamente complicato che un settore profondamente frantumato e variegato come è il nostro possa essere portato a sintesi con la sola riscrittura delle leggi di settore, diventa quindi indispensabile capire quali effetti produrrà soprattutto per le associazioni che, in questo contesto, sono il soggetto più fragile ma contemporaneamente il più attivo.

Come Auser dobbiamo vivere il cambiamento come una opportunità.

Anche perché saremo costretti a verificare tutti gli strumenti organizzativi che abbiamo costruito nei nostri 28 anni di attività. Non partiamo da zero in questi ultimi quattro anni abbiamo realizzato importanti progetti come il bilancio sociale, l’applicativo unico, le buone pratiche, rafforzato la rete delle università popolari e dei circoli culturali, il filo d’argento, la comunicazione.

Abbiamo già messo in piedi un gruppo tecnico che lavorerà per avviare la formazione e abbiamo dato incarico allo Studio Mastrapasqua di redigere le linee guida che dovranno caratterizzare tutta la nostra attività sulla base delle nuove normative.

Dobbiamo poi tener conto che al completamento della riforma del terzo settore mancano ancora circa  20 decreti e una decina di circolari attuative,  il  2018  sarà  ancora  un anno di passione e di confronti, noi li vivremo attraverso il Forum del Terzo Settore che, ribadisco, è l’unico soggetto al quale aderiamo e al quale abbiamo delegato la rappresentanza.

Ci presentiamo al via della riforma con una buona cassetta degli attrezzi, adesso sta a noi cogliere l’attimo per uno sviluppo ulteriore della nostra associazione, la semplificazione dei rimborsi ai volontari attraverso l’autocertificazione ci aiuterà, come dovrebbe aiutarci la proposta  di legge sull’invecchiamento attivo che attraverso il sistema legislativo, che prevede solo l’accordo nelle commissioni di Camera e Senato saltando il passaggio in aula, potrebbe diventare realtà entro il 2017.

Colgo l’occasione di questo editoriale per ricordarci che abbiamo lanciato anche quest’anno la campagna “Aperti per Ferie” una iniziativa rivolta principalmente agli anziani che vivono da soli e che nel periodo estivo vedono amplificati i loro problemi quotidiani e la solitudine.

L’Auser può fare molto per loro.

Enzo Costa (Editoriale di Auser Informa 4/2017)