UNIV.POPOLARI

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                                         LE UNIVERSITA' POPOLARI NELL'AUSER

L'Università popolare è un'istituzione generalmente privata che giuridicamente si propone come associazione di promozione sociale (vedi norme Associazione_di_promozione_sociale) o di volontariato.

                                                                          Storia

Le Università popolari sono nate in Italia alla fine del XIX secolo ad opera del Partito Socialista e dei sindacati. Solo dopo il 1980 si sono sviluppate in varie forme, a volta con denominazioni differenti, tra cui: Università della terza età, dell'età libera, del tempo libero, aperta, ecc.

Le Università popolari sono Istituzioni culturali ben distinte dalle Università della Terza età. Infatti non solo appartengono a Organizzazioni associative diverse, ma hanno obbiettivi "leggermente" diversi da quelle. Mentre le Università della Terza età si rivolgono ad un'utenza ben precisa, come ne afferma la denominazione; le Università popolari si rivolgono indistintamente a tutti, senza distinzione di età, sesso, confessione religiosa, etnìa. I principi ottocenteschi ispiratori delle Università popolari, in tutta Europa, furono quelli di fare avvicinare alla cultura tutti i ceti sociali, specialmente quelli più emarginati. In questa azione sociale si distinsero allora i socialisti e i sindacalisti,ma in seguito,questi principi furono affermati da tutti gli spiriti democratici e liberali.

Diverse Università popolari dal 1984 sono Istituti di Cultura Generale riconosciuti dal Ministero dei Beni Culturali.

Che cosa significa essere Università Popolare

L'Università Popolare di Padova, costituita su iniziativa della CGIL e dello SPl,a Padova nel luglio del 1989 (congiuntamente all'Auser), per i primi anni è stata I'unica attività dell'Auser perché i primi dirigenti,Paolo Zucchini, ex capostazione e dirigente sindacale,e Vito Di Leo ex insegnante,erano maggiormente sensibili all'aspetto culturale.

Qualche mese dopo, I'Università dovette cambiare nome, perché a Padova esisteva già l'Università Popolare fondata nel 1905(da un accordo tra liberali"illuminati" radicali, dirigenti del partito Socialista e della CGIL in anni in cui era sindaco a Padova un intellettuale ebreo, Levi Civita) per insegnare a leggere e scrivere ai lavoratori, per I'emancipazione per poter votare.

ll nome si trasforma in Università Padovana dell'Età Libera e dal mese di settembre dello stesso anno inizia la sua attività rivolta quasi esclusivamente ai pensionati dello SPI.

Si trattava di un momento di formazione integrativa a quella sindacale. Si approfondiva la storia dello stato sociale, della previdenza,dalla sanità, della pubblica assistenza. Solo più tardi I'UPEL ha iniziato a svolgere un'attività d'educazione culturale permanente rivolta alla cittadinanza.

Un gruppo di persone,donne e uomini, impegnati nelle lotte sindacali,sociali e politiche all'interno dei luoghi di lavoro e nei quartieri cittadini, si è incontrata con un gruppo di docenti, entrambi attenti all'importanza dell'educazione permanente e alla cultura, convinti che anche in una Città Universitaria come Padova,con molte proposte culturali e formative, poteva esserci spazio per un'Università Popolare,che organizzava cicli di conferenze/incontri. Il gruppo iniziale si amalgama e iniziano gli spazi autogestiti, alcuni soci frequentatori da ascoltatori si trasformano in docenti coordinatori d'incontri,corsi, visite guidate, accompagnatori turistici. Nascono così i corsi d'approfondimento di 5, 10, o 20 incontri su temi trattati in alcune conferenze, corsi di letteratura italiana o inglese, psicologia, lingue straniere.

 

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