I GIOVEDI' DELL'UPEL- “Giacomo Puccini” Seconda parte
Giovedì 30 gennaio, alle ore 15,30 presso il Centro Civico di Piazza Carlo Leoni 11 a Caselle di Selvazzano, la Professoressa Marisa Franceschi proseguirà gli approfondimenti sulla vita di Puccini, del quale si è recentemente celebrato il centesimo anniversario dalla morte.
Durante questo secondo incontro sul grande compositore verranno presentate le sue composizioni più famose, a partire dall’opera “Madama Butterfly” che a lui stava particolarmente a cuore e che considerava la sua opera più sentita e suggestiva, ma che alla prima rappresentazione al teatro alla Scala di Milano nel 1904 fu un clamoroso insuccesso.
Continueremo poi con “La fanciulla del West”, rappresentata al Metropolitan di New York alcuni anni dopo la precedente, la cui eroina a differenza di quasi tutte le altre donne protagoniste delle sue composizioni, non morirà al termine dell’opera.
Dei tre atti unici “Il tabarro”, “Suor Angelica” e “Gianni Schicchi”, che vengono raggruppati sotto il titolo del “Trittico” pucciniano, verrà presentato l’ultimo Gianni Schicchi che andò in scena nel 1918 al termine della Prima Guerra Mondiale, capolavoro di situazione comica fortemente voluto dal musicista.
Di questo atto unico ascolteremo la celebre romanza “O mio babbino caro”.
L’ultima composizione operistica purtroppo non fu terminata perché Giacomo Puccini si aggravò e morì nel 1924.
Mancava l’ultima parte e cioè il finale col duetto tra Calaf e Turandot che fu ultimato da Franco Alfano, uno dei suoi allievi.
Si tratta ovviamente della “Turandot”, l’opera ambientata in Cina in un periodo non definito e ispirata alla favola di Carlo Gozzi.
Il maestro non ebbe l’occasione di poter assistere all’esecuzione dell’opera ma era ben consapevole della bellezza imperitura della sua musica.