NEWS

I GIOVEDI' DELL'UPEL- Caravaggio: il pittore maledetto del realismo religioso

Giovedì 10 ottobre, presso la Sala Conferenze del Centro Civico di Caselle di Selvazzano, piazza Carlo Leoni 11, alle ore 15,30 si terrà la Conferenza:

Caravaggio: il pittore maledetto del realismo religioso, Relatore il Prof. Giuseppe Nigretti.

Michelangelo Merisi, detto "Caravaggio" (Milano, 1571 - Porto Ercole, 1610) è uno dei più importanti pittori della Storia dell'Arte italiana. Il realismo e la forte carica drammatica delle sue opere rispecchiano la sua vita di arte e violenza, di santi e prostitute, di bettole pericolose e sale principesche.

Una vita di luci e di ombre, come se fosse venuta fuori da uno dei suoi dipinti, in cui la luce pare lotti contro il buio in una prova di forza carica di tensione.

Nonostante venga ricordato con il nome di “Caravaggio” (piccolo paese in provincia di Bergamo), l'artista nacque a Milano. Caravaggio, in realtà, era il paese di nascita
dei genitori.

Caravaggio fin dalla più tenera età dovette fare i conti con la morte: la peste uccise suo padre, il nonno e lo zio quando aveva solo sei anni.

La sua carriera artistica iniziò a tredici anni, quando a Milano andò a bottega dal pittore manierista Simone Peterzano.

Nel 1594 si trasferì a Roma. Secondo alcuni, l'artista lasciò Milano perché sospettato di omicidio.

A Roma, nonostante gli incarichi prestigiosi e il successo, Caravaggio amava frequentare le osterie dei quartieri malfamati, trascorrendo le notti tra risse, giocatori di azzardo e prostitute che ritrasse nei suoi dipinti, catturando l’essenza di un'umanità reietta e poverissima.

L’esasperata attenzione al realismo dei soggetti non sempre soddisfò i committenti che spesso considerarono
blasfeme le sue opere religiose.

Allegati