L' associazione Auser, nella provincia di Belluno, nasce nel 1993 come un coordinamento di circoli, denominato “Centro Attività Ricreativo Culturali e di Solidarietà e Volontariato AUSER della provincia di Belluno”.
Ne 2003 si trasforma e diventa “Auser Volontariato Territoriale Belluno”, regolato dalla legge sul volontariato 266/1991 e “Associazione Auser Territoriale Belluno” regolato dalla legge sulla promozione sociale 383/2000
L'obiettivo è quello di valorizzare, sostenere ed aiutare gli anziani tramite attività di tipo sociale e culturale, combattendo l'esclusione e la solitudine e puntando all'arricchimento personale, sia fisico che psichico.
Il volontariato, la pratica della solidarietà, l'educazione e la promozione sociale, assieme allo sviluppo di una rete di contatti solidali, sia con istituzioni pubbliche che fra privati, rappresentano le punte di diamante della politica dell'associazione.
Il suo impegno consiste nel cercare risposte alle richieste e ai desideri provenienti dalla fascia di popolazione appartenente alla cosiddetta "terza età". La prospettiva è di innalzare il livello della qualità di vita rispetto ad una domanda spesso debole e inespressa.
L'associazione, in provincia, conta 20 sedi, 3.811 iscritti dei quali 840 volontari.
La carta dei valori Auser
L’ Auser si propone i seguenti valori-obiettivo:
1. Sviluppare il volontariato, le attività di promozione sociale, l’educazione degli adulti, la solidarietà internazionale, con particolare riferimento alle persone anziane e ai rapporti intergenerazionali.
2. Sostenere le persone, migliorarne la qualità della vita e delle relazioni, orientarle all’esercizio della solidarietà.
3. Difendere e sviluppare le capacità conoscitive e attive, anche residue, delle persone.
4. Promuovere sul territorio reti associative e strutture di servizio a sostegno delle responsabilità familiari e di prossimità (buon vicinato) in sinergia con le istituzioni pubbliche.
5. Promuovere la cittadinanza attiva favorendo la partecipazione responsabile delle persone alla vita e ai servizi della comunità locale, alla tutela, valorizzazione ed estensione dei beni comuni culturali e ambientali, alla difesa ed ulteriore sviluppo dei diritti di tutti.
6. Rinsaldare e rinnovare le comunità locali come realtà solidali aperte, plurali, inclusive.