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INCONTRO DEL 15 GENNAIO 2025
INCONTRO DEL 15 GENNAIO 2025 PRESSO LA SALA BARBARANI DI SAN BONIFACIO ORE 15,30
Argomento: Giacomo Matteotti: ne vogliamo parlare?
Il 2024 doveva essere dedicato al ricordo di Matteotti, così voleva la legge 10 luglio ’23 n. 92: “Celebrazioni per il centesimo anniversario della morte di Giacomo Matteotti”; l’inizio d’anno è però passato un po’ in sordina, poi si è assistito ad un fiorire di iniziative in merito. Era ora: giusto sapere, doveroso riflettere. Per tutti. Così abbiamo capito che Matteotti, oscurato per un ventennio, era però presente nel cuore degli italiani tant’è che dopo il ’45 ben 3.992 tra viali, ponti, piazze ecc. gli sono stati intitolati un po’ in tutta Italia facendolo diventare il politico italiano del ‘900 più presente nella toponomastica. Molti sanno molto di lui e dei suoi tempi; basteranno allora pochi accenni per recuperare le conoscenze e farle diventare patrimonio comune dei frequentatori dell’Auser di San Bonifacio, così come è già avvenuto in altre realtà Auser, Università popolari e associazioni culturali analoghe in vari paesi della provincia. Resta però una questione: a San Bonifacio, a Caldiero, a Monteforte, insomma nel circondario, cosa sapeva e cosa pensava la gente? Quel fatto, tragico, doloroso, decisamente fuori da ogni forma di confronto politico che così si voglia chiamare, ha provocato emozioni e reazioni nella gente dei nostri paesi?
I testimoni di quei momenti, ora non c’è più nessuno, hanno lasciato qualche memoria? E gli eventuali ricordi di testimoni, diretti o per eredità famigliare, trovano riscontro nei documenti? I documenti non sono tutto, ma possono aiutare come convalida di sentimenti che trovano posto nell’animo della gente e ci guidano a capire la differenza che sta tra incidente di percorso e aggressione armata, decisa e precisa, per intimorire, neutralizzare, eliminare gli avversari in tutto il territorio nazionale. Allargandoci un po’, la differenza che sta tra l’agire democratico, rispettoso delle persone e delle opinioni degli altri, che possono rivelarsi utili, e la tentazione totalitaria che pretende di sottomettere tutti, o quasi, alla volontà di un capo, di un partito, di una parte, presunti detentori della scelta giusta, emarginando gli altri.
Relatore: Prof. Gianni Storari
Di seguito una breve biografia del relatore:
Prof. Gianni Storari, nato nel 1946 a San Bonifacio (Verona), dove vive. Insegnante e dirigente scolastico in pensione è stato nostro relatore in diverse occasioni negli anni passati e in quello in corso. Ricercatore di storia locale, in particolare dell’est veronese negli ultimi due secoli tra industrializzazione, Grande Guerra, Liberazione ed emigrazioni , di tradizioni del territorio, di economia e sviluppo; coredattore de “I Quaderni di Coalonga” giunti al trentaseiesimo numero nel 2024; autore di varie pubblicazioni anche in collaborazione con altri. Si avvale soprattutto di testimonianze, memorie, documenti e materiale vario raccolto in tanti anni di ricerche, per riportare alla luce la vicenda di quella parte di umanità sinora sfuggita alla indagine perchè considerata marginale e non motivata a lasciare documenti di sè, “priva di voce”; insomma “la storia dal basso” che ha affidato a numerose precedenti pubblicazioni. Tra gli ultimi lavori pubblicati citiamo: …ci parlano ancora. Ricordo di Bruno Anzolin e Dino Coltro, amici, studiosi, umanisti, uomini di scuola. (2012), Una stagione e poco più. Villanova di San Bonifacio, lo zuccherificio nel tempo. (2019), Roberto Perlini. La vicenda umana e professionale (2020), Quel 25 Aprile. Nella bufera a Caldiero, San Bonifacio, Soave…..(2021), L’eredità. (Cierre Grafica 2023), Riprendere il volo (2024).