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Transito Film Festival - Quarta giornata - inclusione = diritti

Graffiante, ironico e pungente. Questo è stato l’intervento nel pomeriggio alla SOMS da parte di Armanda Salvucci, fondatrice del progetto Sensuability e dell’Associazione Nessuno Tocchi Mario, ospite a distanza della cooperativa sociale Portaperta scs ONLUS. A cominciare dalla messa in discussione della parola “inclusione” su cui l’intero Transito anno 0 si è basato.

Inclusione per Armanda è una pessima parola: prevede che qualcuno faccia qualcosa in favore di qualcun’altro. Prevede un NOI e un VOI, prevede il portare all’interno di un cerchio, di un’area delimitata, qualcuno che sta fuori. Dobbiamo arrivare a superare questo concetto. Superare la dicotomia del noi/altri, superare il concetto stesso di definizione. Armanda ci chiede: “è davvero necessario trovare un’altra parola per definire tutto questo?” Non potrebbe essere che tutti noi prendiamo finalmente coscienza che alcune persone non possono semplicemente fare tutto? Riprendendo il concetto già espresso nella giornata precedente da Alessandro Ingaria, al di là delle differenze fisiche, culturali, religiose, politiche, di provenienza abbiamo TUTTI le stesse esigenze, gli stessi sogni, la stessa volontà di stare bene. Il minimo comune denominatore sono i diritti. Il diritto alla felicità, il diritto al godere, il diritto di lavorare.

Altro tema fortissimo toccato dalla dottoressa Salvucci è stato proprio questo: l’assistenzialismo su cui si basano le attuali leggi italiane che non permettono un reale abbattimento delle barriere tra “normodotati” e disabili. Partendo dall’assunto per cui se sei produttivo sei abile e se non lo sei, sei disabile, ci siamo chiesti perché non ci sia una politica seria che getti le basi per creare le condizioni, a partire dalla scuola, affinchè chiunque possa guadagnarsi un reddito per il proprio sostentamento, per non essere un peso sulla società ma soprattutto sulle famiglie? Una persona con una disabilità semplicemente non può fare le stesse cose degli altri, non è che non vuole, non può. Ma può lavorare ed “essere produttivo” secondo le proprie capacità. Questo è, e deve essere, un valore aggiunto irrinunciabile.

La bella e intensa voce di Nicole Xamin accompagnata dalla sua chitarra ci ha traghettati alla scoperta dell’arte degli ospiti di Portaperta, opere dense di vita e di entusiasmo, colorate, a volte realizzate a più mani che ci restituiscono un’incontenibile forza vitale. Alla chiusura il Coro dei ragazzi del Centro Diurno Noialtri diretto da Carmen Livan con la coreografia di Stefano Falco ci ha presentato un breve spettacolo.

Alle 21:00 un’altra serata sentita e partecipata! Ha aperto la proiezione il cortometraggio “Sensuability: il corto” (proiettato anche nel pomeriggio) dell’associazione Nessuno Tocchi Mario e successivamente il film “Il diritto alla felicità” di Claudio Rossi Massimi. Appuntamento questo pomeriggio sempre alle 17:30 presso la SOMS per la giornata conclusiva del progetto Transito e alle 21:00 per il film “Beloved” di Yaser Talebi.

contatti: info@transitofest.org telefono +39 0437 750261

dove siamo: Piazza Crivellaro, Lentiai, Borgo Valbelluna (BL)

www.transitofest.org

 

 

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