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A chi è rivolto il Progetto Sollievo?

Il Progetto Sollievo è rivolto a persone con demenza di Alzheimer e quelle correlate: esistono persone affette da altre forme dementigene e non solo dall’Alzheimer che se rispettano i criteri d’inserimento possono essere inserite.

E’ necessario che gli ospiti abbiano una discreta autonomia nella deambulazione e una pressoché assenza di disturbi comportamentali, quali l’aggressività fisica e verbale; questo non tanto per escludere qualcuno, quanto perché è necessario mantenere un clima tranquillo e sereno e devono essere esclusi e allontanati momenti di tensione di qualsiasi tipo giacché possono effettivamente compromettere tutte le attività proposte. Inoltre, poiché la gestione è data a volontari, che non sono comunque operatori; potrebbero far fatica a intervenire su alcune manifestazioni troppo difficili e scomposte presentate dagli ospiti.

Negli articoli sopra citati il disagio del malato viene "attutito" dalla presenza costante di volontari o da uno staff medico che prenda in cura il malato per un’eventuale riabilitazione. Oltre agli interventi di tipo puramente medico l'articolo 8 tratta anche l'impegno da parte di operatori sociali (le categorie di quest'ultimi sono trattate nell'art. 9 comma 3) a svolgere attività con i diversamente abili che implichino il contatto sociale (dall'andare a prendere la pensione all'andare a mangiare un gelato).

In questa legge si affida quasi totalmente la gestione dei malati alle associazioni e agli enti territoriali. Lo Stato però, nel caso il malato debba affrontare un viaggio all'estero per motivi di tipo medico, s’impegnerà ad aiutare il malato nell'alloggio, nel caso la clinica non preveda il ricovero post o pre-operatorio. Testo integrale della legge qui.

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